Il Terzo Fuoco



Si dice terzo fuoco perchè il pezzo passa attraverso tre cotture .
La  prima ( chiamata biscotto) serve per trasformare il pezzo da argilla cruda a argilla cotta , la seconda ( chiamata smaltatura) serve a invetriare la superficie della terracotta di smalto che può essere bianco o colorato e  la terza per decorare .

I colori utilizzati sono essenzialmente degli ossidi metallici con l'aggiunta di fondente.
Si presentano in polvere o liquidi.
Quelli in polvere si miscelano con resine o liquidi oleosi in buona parte ottenuti dalla distillazionedi vegetali mentre quelli liquidi sono già pronti all'uso.
Una volta applicati i colori il pezzo viene sottoposto ad una o più cotture con temperature tra i 780° e 800 ° C.

Inoltre , nel terzo fuoco, si possono utilizzare dei lustri colorati o metallici quale l'oro lucido (brillante) , l'oro zecchino (opaco), il platino e il bronzo e cotti a temperatura leggermente più basse, circa 750°C.
I lustri si presentano allo stato liquidi e quando vengono applicati sono di colore bruno e di difficile distinzione l'un con l'altro ma, una volta cotti, sprigionano tutti i lori riflessi.